La Sicurezza e La Legalità-Il Problema della Copertura ADSL-Inceneritori NO,Differenziata SI-Le Segnalazioni Dei Cittadini-Il primo blog di SDM online dal 2001
Non sono affatto un leghista. Non sono neppure di destra. Ma resta il fatto che i problemi della sicurezza e della legalità costituiscono una priorità per i cittadini e che queste tematiche appaiono sottovalutate dalla sinistra. A Poasco, che vive un periodo di forte preoccupazione per gli insediamenti nomadi prolificati attorno al quartiere(almeno 8 individuati)i cittadini cercano riferimenti nelle istituzioni. I furti si susseguono e la tranquillità tipica del borgo è condizionata. Che il Sindaco si faccia sentire ed intervenga,troverà interlocutori attenti ed interessati. Il sito internet che abbiamo improvvisato in questi giorni è molto frequentato e letto(http://poasco.blogspot.com/). E la partecipazione alla manifestazione/fiaccolata dell'altra sera a Poasco è stata davvero ampia.
Alla manifestazione anche cittadini di Sesto Ulteriano. I leghisti promettono: le ronde continueranno.
In cinquecento a Poasco per la fiaccolata contro i campi nomadi.
«Questo è il territorio nostro, non di chi ruba nelle case». Le parole dell’onorevole Mario Borghezio hanno scatenato un lungo caloroso applauso dal gruppo di circa cinquecento cittadini che domenica sera sono scesi in strada per aderire alla fiaccolata promossa dalla Lega Nord. «È assurdo - ha ricordato l’europarlamentare dei lumbard -, che in città come queste, con una qualità della vita migliore delle altre zone, la sicurezza sia minata dalla presenza di persone che non sappiamo di cosa vivono. E non molleremo, finché l’insediamento non se ne andrà. Abbiamo saputo che diamo fastidio a qualcuno, ma a noi interessa andare avanti». Ha aggiunto l’assessore regionale Davide Boni, rivolgendosi alla cittadinanza: «Questo è il vostro paese, chi è arrivato non ha trovato il deserto. Avete diritto di vivere la vita in un territorio normale, siate orgogliosi di essere cittadini di Poasco». Per l’occasione è stato ribadito che l’istanza a breve verrà portata davanti al prefetto di Milano, a cui sarà chiesto di sgomberare il campo abusivo stanziato sul territorio meneghino, a poca distanza dall’agglomerato urbano di Poasco. Proprio in via Delle Cascine, la strada che conduce verso il confine con la metropoli, si è tenuto il comizio con i rappresentanti della Lega che, parlando ai microfoni, sono riusciti a fare arrivare il proprio messaggio alla gente con la fiaccola in mano. Anche questa volta insieme gli esponenti leghisti locali si sono aggiunti alcuni cittadini di Opera, dove alcune settimane fa un accampamento fu incendiato, e di Sesto Ulteriano, entrambi peraltro in qualche modo toccati dal problema di campi rom in prossimità delle zone residenziali. Dopo la manifestazione, ieri in una nota stampa il capogruppo consigliare della Lega Nord di Opera, Ettore Fusco, ha ricordato che: «Al termine molti cittadini si sono fermati, come tutte le sere, per scambiare due chiacchiere in piazza e fare quelle passeggiate cittadine che, protratte fino all’alba, stanno di fatto dissuadendo chiunque dal delinquere a Poasco». Inoltre il rappresentante di Opera ha fatto sapere che sta proseguendo anche un presidio fisso che tutte le sere vede gruppi di cittadini sostare dalle 21 fino a mezzanotte in via delle Cascine all’ingresso del paese, con l’obiettivo di tenere d’occhio il proprio territorio. «Vogliamo dare attenzione a questo problema che le autorità non sono riuscite risolvere», ha ricordato il coordinatore provinciale Marco Rondini. Domenica sera la frazione di Poasco ha così ancora una volta rivestito un ruolo di primo piano. Protagonista un’importante numero di abitanti che si sono uniti in un coro di consensi nei confronti degli impegni che si sono assunti pubblicamente i referenti del Carroccio, i quali hanno dichiarato il fermo obiettivo di riportare la quiete in questa porzione decentrata di San Donato.Giulia Cerboni
Non serve specificare che non si è leghisti come se ad esserlo si commette una reato. La Lega Nord è sempre con la gente ed è giusto che lo sia. Altrettanto dovrebbero fare gli altri partiti, tutti. Ci possono essere diversi modi di gestire problemi ma quando i cittadini scelgono una strada non vanno lasciati soli né demonizzati ed etichettati. I partiti servono proprio ad aiutare i cittadini ad organizzarsi ed a rappresentarli nelle sedi opportune. Quando il cittadino si organizza da solo allora il partito deve aiutarlo soprattutto a non rischiare di violare le leggi ed a portare avanti qualsiasi forma di protesta in modo determinato, fermo e risoluto. Il partito deve quindi aiutare il cittadino a portare a casa un solo risultato, la vittoria, poichè se il cittadino protesta spontaneamente senza essere stato portato da sindacati, associazioni o partiti allora vi è solo una soluzione per soddisfarlo: La rimozione delle cause della protesta e le scuse delle istituzioni con la consapevolezza che, tempo fa, i cittadini non protestavano nei presidi autorizzati ma rovesciavano i regimi. Il Prefetto dovrebbe solo ringraziarci se i poaschesi si limitano a "chiedere" di essere ricevuti. Amici ricordiamocelo sempre... i loro stipendi li paghiamo noi. Tegn dur.
Giovani coppie residenti,ragazzini che possono giocare liberamente,ampi spazi verdi e nessun problema di traffico automobilistico. Una situazione gradita ed apprezzata da chi ha scelto di abitare a Poasco. Poasco,alle porte di Milano,è il nostro borgo. A pochi metri dalla metropoli meneghina eppure immersa in una dimensione gradevole e leggera di campagna e di cascine.
3 commenti:
Non sono affatto un leghista.
Non sono neppure di destra.
Ma resta il fatto che i problemi della sicurezza e della legalità costituiscono una priorità per i cittadini e che queste tematiche appaiono sottovalutate dalla sinistra.
A Poasco, che vive un periodo di forte preoccupazione per gli insediamenti nomadi prolificati attorno al quartiere(almeno 8 individuati)i cittadini cercano riferimenti nelle istituzioni.
I furti si susseguono e la tranquillità tipica del borgo è condizionata.
Che il Sindaco si faccia sentire ed intervenga,troverà interlocutori attenti ed interessati.
Il sito internet che abbiamo improvvisato in questi giorni è molto frequentato e letto(http://poasco.blogspot.com/).
E la partecipazione alla manifestazione/fiaccolata dell'altra sera a Poasco è stata davvero ampia.
Alla manifestazione anche cittadini di Sesto Ulteriano. I leghisti promettono: le ronde continueranno.
In cinquecento a Poasco per la fiaccolata contro i campi nomadi.
«Questo è il territorio nostro, non di chi ruba nelle case». Le parole dell’onorevole Mario Borghezio hanno scatenato un lungo caloroso applauso dal gruppo di circa cinquecento cittadini che domenica sera sono scesi in strada per aderire alla fiaccolata promossa dalla Lega Nord. «È assurdo - ha ricordato l’europarlamentare dei lumbard -, che in città come queste, con una qualità della vita migliore delle altre zone, la sicurezza sia minata dalla presenza di persone che non sappiamo di cosa vivono. E non molleremo, finché l’insediamento non se ne andrà. Abbiamo saputo che diamo fastidio a qualcuno, ma a noi interessa andare avanti». Ha aggiunto l’assessore regionale Davide Boni, rivolgendosi alla cittadinanza: «Questo è il vostro paese, chi è arrivato non ha trovato il deserto. Avete diritto di vivere la vita in un territorio normale, siate orgogliosi di essere cittadini di Poasco». Per l’occasione è stato ribadito che l’istanza a breve verrà portata davanti al prefetto di Milano, a cui sarà chiesto di sgomberare il campo abusivo stanziato sul territorio meneghino, a poca distanza dall’agglomerato urbano di Poasco. Proprio in via Delle Cascine, la strada che conduce verso il confine con la metropoli, si è tenuto il comizio con i rappresentanti della Lega che, parlando ai microfoni, sono riusciti a fare arrivare il proprio messaggio alla gente con la fiaccola in mano. Anche questa volta insieme gli esponenti leghisti locali si sono aggiunti alcuni cittadini di Opera, dove alcune settimane fa un accampamento fu incendiato, e di Sesto Ulteriano, entrambi peraltro in qualche modo toccati dal problema di campi rom in prossimità delle zone residenziali. Dopo la manifestazione, ieri in una nota stampa il capogruppo consigliare della Lega Nord di Opera, Ettore Fusco, ha ricordato che: «Al termine molti cittadini si sono fermati, come tutte le sere, per scambiare due chiacchiere in piazza e fare quelle passeggiate cittadine che, protratte fino all’alba, stanno di fatto dissuadendo chiunque dal delinquere a Poasco». Inoltre il rappresentante di Opera ha fatto sapere che sta proseguendo anche un presidio fisso che tutte le sere vede gruppi di cittadini sostare dalle 21 fino a mezzanotte in via delle Cascine all’ingresso del paese, con l’obiettivo di tenere d’occhio il proprio territorio. «Vogliamo dare attenzione a questo problema che le autorità non sono riuscite risolvere», ha ricordato il coordinatore provinciale Marco Rondini. Domenica sera la frazione di Poasco ha così ancora una volta rivestito un ruolo di primo piano. Protagonista un’importante numero di abitanti che si sono uniti in un coro di consensi nei confronti degli impegni che si sono assunti pubblicamente i referenti del Carroccio, i quali hanno dichiarato il fermo obiettivo di riportare la quiete in questa porzione decentrata di San Donato.Giulia Cerboni
Non serve specificare che non si è leghisti come se ad esserlo si commette una reato. La Lega Nord è sempre con la gente ed è giusto che lo sia. Altrettanto dovrebbero fare gli altri partiti, tutti. Ci possono essere diversi modi di gestire problemi ma quando i cittadini scelgono una strada non vanno lasciati soli né demonizzati ed etichettati. I partiti servono proprio ad aiutare i cittadini ad organizzarsi ed a rappresentarli nelle sedi opportune. Quando il cittadino si organizza da solo allora il partito deve aiutarlo soprattutto a non rischiare di violare le leggi ed a portare avanti qualsiasi forma di protesta in modo determinato, fermo e risoluto. Il partito deve quindi aiutare il cittadino a portare a casa un solo risultato, la vittoria, poichè se il cittadino protesta spontaneamente senza essere stato portato da sindacati, associazioni o partiti allora vi è solo una soluzione per soddisfarlo: La rimozione delle cause della protesta e le scuse delle istituzioni con la consapevolezza che, tempo fa, i cittadini non protestavano nei presidi autorizzati ma rovesciavano i regimi. Il Prefetto dovrebbe solo ringraziarci se i poaschesi si limitano a "chiedere" di essere ricevuti. Amici ricordiamocelo sempre... i loro stipendi li paghiamo noi.
Tegn dur.
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