mercoledì 6 giugno 2007

16 telecamere a Poasco,impennata di furti a San Giuliano

Qui le notizie di oggi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Taverniti non sta a guardare: «Sedici telecamere a Poasco»
San Donato
«Per Poasco insieme ai tecnici ho già varato un piano che prevede l’installazione di 16 telecamere con centrale operativa presso la casa del custode realizzata nella scuola. Inoltre il territorio durante la notte verrà presidiato da un servizio di guardia privata». Il primo cittadino uscente Achille Taverniti, in corsa per il rinnovo del mandato, illustra le sue priorità per affrontare il problema sicurezza nell’area decentrata di San Donato. «Il piano è pronto per partire, già deliberato», dichiara il candidato di centrosinistra, determinato a far fronte ai disagi avvertiti dagli abitanti. «La sicurezza sarà un aspetto fondamentale - afferma -. Sia per Poasco, che per il resto della città. Questa prima azione rappresenta solo un passo iniziale, già vagliato in tutti i particolari, predisposto per il decollo». In caso fosse confermato nel ruolo di vertice dell’ente locale, mostra inoltre l’intenzione «di intervenire laddove ci sono problemi aperti con deterrenti per le aree più critiche, compresa piazza Tevere, per cui ci sono già progetti per migliorare la vivibilità della zona». In primo piano quindi anche per l’esponente di centrosinistra viene posto il controllo del territorio. «Il segnale che ci è stato dai sandonatesi - continua Taverniti -, ci ha portato ad affrontare da subito la situazione. Come giunta penso che abbiamo agito con grande senso di responsabilità, puntando ad atti concreti, senza slogan. Abbiamo incontrato i cittadini, abbiamo ascoltato le loro esigenze, con umiltà, con la voglia di fare e di dare loro risposte reali».

Anonimo ha detto...

San Giuliano
La serie di intrusioni nelle abitazioni è proseguita domenica quando due case sono state ripulite
Ondata di furti, Zivido chiede più sicurezza
Appello dei residenti disposti a pagare un servizio di vigilanza privata

San Giuliano L’allarme sicurezza non risparmia il complesso di villette di Zivido, frazione di San Giuliano, dove domenica sono stati messi a segno due furti. I malviventi sono entrati dalla finestre, hanno divelto le inferriate per poi intrufolarsi in pieno giorno nelle case, che sono state ripulite di tutti gli oggetti di valore, compreso un orologio a pendolo.
I nuovi episodi si aggiungono ad una carrellata di fatti che hanno alzato la preoccupazione dei residenti. «Mia mamma due anni fa nella notte si è trovata davanti un ladro - racconta Giacomo Cremonesi-. È sconcertante vedere che i malviventi riescano ad agire indisturbati. Recentemente mi sono anche rivolto all’assessore della sicurezza di San Giuliano, il quale mi ha spiegato che durante la notte è in circolazione solo una pattuglia che gira tra San Donato e San Giuliano. E mi ha dato il numero di telefono degli agenti di guardiania privata che coprono un servizio pagato dal comune. Potremmo anche, insieme ai vicini, valutare l’ipotesi di dividere la spesa di un servizio di vigilantes, ben sapendo però che queste misure potrebbero darci un po’ più di serenità, ma non sono certo risolutive. Solo i carabinieri infatti possono portare avanti le indagini, svolgendo un vero e proprio presidio, di cui al momento la città sembra sfornita. Quel che è certo è che non si può andare avanti con questa situazione».
Insomma non c’è tregua. Anche perché i timori condivisi tra il complesso di case della frazione storica di Zivido, accomunano anche gli abitanti delle villette di Sesto Ulteriano, colpiti più volte dalla microcriminalità con ruberie che non hanno nemmeno risparmiato gli arredi degli esterni.
In attesa quindi del progetto “Estate sicura” annunciato dal comune, la primavera sotto il profilo sicurezza sembra essersi rivelata tutt’altro che rosea. Commercianti e cittadini di diverse porzioni di città si dicono disposti a promuovere petizioni, ad organizzarsi, a valutare i preventivi per pagarsi di tasca propria la sicurezza. Con dati alla mano, i residenti si mostrano intenzionati quanto meno a tentare qualche alternativa che possa ripristinare un minimo di quiete tra le aree urbane. Soprattutto l’esigenza è forte nei tratti dove la microcriminalità è entrata in azione più volte, mettendo a repentaglio la quiete a cui ambiscono sia i commercianti, sia i singoli cittadini, uniti in un corale appello rivolto alle istituzioni.
G. C.

Anonimo ha detto...

Peccato che il Signor Sindaco si è semplicemente limitato a eseguire UNA DIRETTA RICHIESTA DEGLI ABITANTI DI POASCO, in quanto nel suo programma ha indicato i suoi interventi per la sicurezza in modo generico, vedi "Azioni del primo anno", punto 2, dice: ampliare le installazioni di sorveglianza. Senza specificare dove, come, quando. Caso vuole che a Poasco l'installazione di 16 telecamere sarà pressochè immediata-sett/ott-, insieme a tutte le altre nostre richieste. Mentre ringraziamo per la cortese sollecitudine dimostrata dopo il 29 maggio, altrettanto siamo dispiaciuti per tutti i mancati interventi degli anni precedenti.

Anonimo ha detto...

«Abbiamo fatto installare le telecamere: troppe le falsità da parte degli avversari»

«Il candidato Achille Taverniti riguardo ai progetti legati alla sicurezza di Poasco dice bugie», attacca Dompè. «Noi non abbiamo bisogno di fare promesse, perché abbiamo già deliberato in giunta i deterrenti per garantire sicurezza a Poasco», risponde Taverniti. Tra i due avversari politici è scontro. «Taverniti - dice l’esponente di centro destra, Dompé -, già nel 2002 si era impegnato ad installare le telecamere a Poasco. Ho qui la lettera con la data che dimostra l’assunzione di un impegno a cui non è stato dato corso. Non si possono permettere affermazioni del genere per un fatto innanzitutto morale, e di correttezza nei confronti della cittadinanza. Correttezza che uno dovrebbe tenere indipendentemente dei risultati, invece viene usata falsità». Ma dal fronte opposto le accuse vengono prontamente respinte. «In questo Carnevale di fandonie, insulti, diffamazioni - replica il candidato di centro sinistra Taverniti -, da parte degli avversari di falsità se ne sono sentite di tutti i tipi. Mentre come giunta abbiamo puntato ad atti concreti, prevedendo l’installazione di 16 telecamere con centrale operativa, a cui si aggiunge l’istituzione dei vigili di quartiere e della guardiania privata dalle 22 alle 6 nei mesi di luglio e agosto». Ma su questo capitolo Dompé rimarca: «Perché questi progetti sono stati fatti ora, e non a tempo debito?». Dall’altra parte viene evidenziato: «Siamo intervenuti per far fronte ad un disagio della cittadinanza, così come abbiamo sempre fatto». Insomma sulla frazione sandonatese è ancora aperto un rovente dibattito.