domenica 15 luglio 2007

Milano:decine,centinaia di furti in diretta.Una Vergogna che Continua.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

San Donaton Protagonisti quattro peruviani che girovagavano per le strade dalla sera prima: denunciato il conducente
Una mina vagante sulla tangenziale est
Stranieri ubriachi tamponano un’auto e aggrediscono la polizia

SAN DONATO Si sono lanciati sulla tangenziale dopo una notte di follie e hanno trasformato la loro auto in una mina vagante che solo per miracolo non ha combinato tragedie. Quattro giovani di circa 20 anni hanno rallentato nella mattinata di ieri il traffico della Tangenziale est a Milano, in corrispondenza dell’uscita per Rogoredo, a causa di un tamponamento. Ma quando gli agenti della polizia stradale di San Donato si sono precipitati sul posto, uno di loro ha cercato persino di aggredirli con parolacce e spintoni: l’alcol e il sonno hanno giocato loro davvero un brutto scherzo.L’episodio si è verificato alle 11 del mattino, i ragazzi peruviani si stavano dirigendo verso Rogoredo quando si sono scontrati con il veicolo che procedeva a pochi passi dalla loro vettura. Fortunatamente i due italiani improvvisamente tamponati sono rimasti solo leggermente feriti durante l’impatto, per questo sono stati soccorsi da un’ambulanza proveniente da Milano. Oltre all’incidente hanno dovuto assistere, insieme agli operatori sanitari, alla situazione piuttosto spiacevole che si è creata una volta arrivate le forze dell’ordine. Gli agenti della polizia stradale si sono trovati di fronte un gruppo di giovani che avevano chiaramente abusato della “movida”: nonostante non fossero in condizioni sobrie, si erano messi in auto a mezzanotte e alle 11 del mattino seguente erano ancora in giro. Uno fra loro, un cittadino italiano ma di origine peruviana, ha aggredito in malo modo i due agenti prima dell’arrivo dei rinforzi, solo con un molta pazienza e disponibilità gli agenti sono riusciti a calmarlo. Successivamente, però, lo hanno portato in caserma e lo hanno denunciato. Uno degli amici, il giovane al volante, si è praticamente addormentato una volta arrivato al comando da quanto era stanco.L’intervento è stato possibile anche grazie all’aiuto di una pattuglia proveniente da Milano Ovest e, come detto, di un’autoambulanza che sopraggiungeva dalla croce Maria bambina di Milano. Solamente per un caso del destino e per l’intervento della polizia stradale di San Donato è stata evitata una tragedia, che sicuramente sarebbe poi finita sulle prime pagine di tutti i giornali sotto il nome dell’ennesima “strage del sabato sera”. E questo proprio all’indomani della grande fiaccolata (a cui hanno partecipato più di duemila persone) organizzata nella città di Cremona per chiedere più sicurezza sulle strade di tutto lo Stivale. Ma soprattutto per ricordare Adam, Adenilson, Davide e Junior, i quattro giovanissimi che hanno perso la vita nello schianto di Castelvetro Piacentino. Chi li ha travolti è accusato di aver guidato ubriaco.Greta Boni

Anonimo ha detto...

Boom di domande all'anagrafe. I requisiti: lavoro e assicurazione sanitaria
«Basta irregolari». Via ai controlli sui romeni
Domani vertice in questura. De Corato: verifiche su lavavetri
e questuanti. Tre mesi per mettersi in regola o espulsione

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Il provvedimento è stato recepito l'11 luglio scorso. Domani in questura si svolgerà un vertice, chiesto dal Comune, per definire come applicare la direttiva europea del 2004, che regolamenta l'accesso e il controllo dei cittadini dell'Unione europea. La questione riguarda soprattutto la popolazione romena, che in questi primi sei mesi del 2007 (da quando, cioè, Romania e Bulgaria sono state inserite fra i Paesi della Ue) è balzata in testa alle classifiche per richieste di residenza e numero di iscritti all'anagrafe. I numeri? I romeni oggi residenti a Milano sono 6.714: più dei francesi (3.316) e dei tedeschi (1.910). Rispetto ai 19.650 cittadini Ue residenti a Milano, oltre un terzo proviene dunque da questa nazione e, una volta che saranno esaminate le pratiche ancora sospese, la cifra sfonderà il muro del 40 per cento.
Dall'inizio del 2007 sono stati iscritti all'anagrafe 874 romeni e 67 bulgari, e sono ancora aperte rispettivamente 1.690 pratiche per i primi e 131 per i secondi. Tanto per dare l'idea, nel corso del 2006 erano state presentate 1.063 richieste da cittadini della Romania, rispetto alle 2.564 accumulate in meno di sette mesi fino al 13 luglio scorso. A fronte di tante richieste, c'è poi il problema dei rom che si tengono lontani dagli uffici anagrafe e che dovranno comunque essere censiti. Ed eccoci al punto dei controlli che verrà affrontato al vertice di domani.
La direttiva europea cui si fa riferimento stabilisce i requisiti che il cittadino dell'Unione Europea deve avere per soggiornare nel territorio nazionale per un periodo di tempo superiore ai tre mesi: «Essere lavoratore subordinato o autonomo, deve disporre per se e per i propri familiari di risorse economiche sufficienti per non diventare un onere a carico dello Stato e di un'assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo a coprire tutti i rischi nel territorio nazionale». Definisce i criteri dei controlli delle forze dell'ordine: il cittadino comunitario, una volta fermato, deve recarsi entro tre mesi all'anagrafe per l'iscrizione «dichiarando il proprio nome, la residenza, l'attività lavorativa e la disponibilità di risorse economiche sufficienti per sè e per i propri familiari».
Prevede infine la possibilità, affidata al prefetto, di allontanamento «qualora vengano a mancare queste condizioni indispensabili a determinare il diritto di soggiorno». Il vicesindaco Riccardo De Corato, che sarà presente domani al vertice, premette: «È ovvio che noi metteremo a disposizione una squadra di vigili per i controlli. Ma è necessario che ce ne siano anche di carabinieri e poliziotti e che si crei una sinergia fra tutte». I controlli partiranno in settembre, «visto che a questi cittadini la normativa concede tre mesi di tempo per mettersi in regola». Da dove cominciare? «La nostra proposta — anticipa De Corato — è di fare controlli su chi commette accattonaggio. Lavavetri o uomini e donne che chiedono l'elemosina devono essere subito identificati e, nel giro di tre mesi, allontanati se non sono in regola».
Elisabetta Soglio