giovedì 4 ottobre 2007

«Fermate l’Ikea di Sesto Ulteriano».

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

San Giuliano «Fermate l’Ikea di Sesto Ulteriano». Torna a chiederlo l’Unione del commercio di Melegnano, mettendosi anche al posto del comune di San Giuliano «per fare informazione al posto di chi ne fa poca». Ieri l’associazione guidata da Aniello Santaniello, con sede in via Marconi a Melegnano, è tornata sulle sue posizioni ed ha diffuso ulteriore materiale a supporto delle tesi sempre sostenute negli ultimi mesi. Il mastodonte commerciale del mobile, 70.000 metri quadrati complessivi da installare a Sesto Ulteriano fra le vie Po e Ticino, porterà - prima che lavoro - congestione di traffico su strade del tutto inadeguate, inquinamento e rischi in agguato per la sicurezza dei cittadini. Sarà una bruttura architettonica incuneata fra Chiaravalle e Viboldone ed assesterà un ulteriore colpo di mannaia al piccolo-medio commercio. A meno che prima di chiudere i giochi non si riveda tutto, cominciando dall’allargamento degli assi stradali e dalla chiara indicazione di un piano di impatto ambientale. In vista della seconda conferenza di servizio, il 10 ottobre in regione, nuovo passo di avvicinamento all’Ikea sangiulianese (le previsioni parlano di apertura a metà 2008, nda) l’Unione ha precisato ancora una volta il suo rosario di dubbi. Primo, la quasi totale assenza di dialogo dimostrata dall’amministrazione guidata dal sindaco Marco Toni. «La nostra associazione con una circolare del 30 luglio scorso, rivolta agli operatori e alle amministrazioni locali, aveva chiesto un confronto sull’Ikea prima che si partisse con la conferenza di servizio - si legge in una nota del presidente Santaniello e del segretario Giorgio Maschi - ma a tutt’oggi nessuna risposta è pervenuta dal comune di San Giuliano». Tale atteggiamento, continua il presidente, «contrasta con quello di altre amministrazioni come Melegnano, Locate Triulzi e San Donato, che si sono dette o contrarie a questa lottizzazione o almeno disponibili ad incontrare i rappresentanti del tessuto commerciale». In assenza di porte aperte a San Giuliano, l’Ascom ha bussato a quelle della provincia: nei prossimi giorni l’Unione sarà faccia a faccia con Paolo Matteucci, titolare della viabilità e trasporti, per esporre la complicata situazione di Sesto Ulteriano. Il secondo punto che non convince consiste infatti nel modo in cui Ikea andrà ad inserirsi nell’urbanizzato. «La dismissione della zona industriale di Sesto per fare spazio a questo insediamento - continuano Santaniello e Maschi - produrrà sicure criticità. Via Po e strade limitrofe devono essere almeno raddoppiate per reggere le previsioni di traffico, ma non basta. Bisogna intervenire anche sulla 164 Locate-San Giuliano, che rischia il collasso sotto l’assalto di automezzi». Terzo, i non remoti rischi di incidente industriale: «Per quanto si sa, Ikea andrà a stabilirsi vicinissima a quattro aziende chimiche che utilizzano materiali infiammabili. È stato accertato questo nel piano di impatto ambientale?». Ultimi ma non meno importanti i dubbi per così dire ”estetici” («traffico e inquinamento fra Viboldone e Chiaravalle»)

Anonimo ha detto...

è proprio una vergogna
costruire un negozio di 70.000m quadri in un paesino di circa 5000-6000 abitanti mi sembra proprio una stupidaggine

Ettore Fusco ha detto...

ma come fanno a lavorare tutti questi grossi centri? possibile che ne aprano uno dietro l'altro? Non è che nascondono ben altri interessi, tipo il riciclaggio del denaro proveniente da attività illecite? Perchè poi le amministrazioni danno facilmente le licenze? Sarà perchè almeno si apre un indotto di ulteriori concessioni edilizie nel raggio di kilometri? Infine, questa zona non è compresa nel Parco Agricolo Sud Milano?

Anonimo ha detto...

certamente non la potevano costruire nel nulla...ma il comune si san giuliano pur di non spendere una lira per rifare le strade di sesto già martoriate dai camion dà il via libera all'IKEA che forse rifarà qualche strada o rotonda e tutti contenti. Ma qualcuno si sarà chiesto con le strade che ci sono a senso alternato come si potrà viaggiare? tanto il sindaco TONI e la sua CONBRICCOLA non credo la useranno per andare a casa!