giovedì 11 ottobre 2007

San Donato,area metrò sotto assedio 600 furti denunciati in un anno

Da "Il Cittadino" di oggi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La zona è sempre più difficile da tenere sotto controllo nonostante le 13 telecamere:
San Donato L’indirizzo della città più gettonato dai furti? Lo scomodo ruolo è indubbiamente giocato dalla porzione di territorio che ospita il terminal della metropolitana. Un’area quest’ultima, che comprende via Caviaga, ma anche la zona in prossimità del posteggio a silos e il tratto residenziale di via Kennedy, dove nell’anno 2006 i malviventi sono entrati in azione circa 600 volte, con ruberie in cui sono state in particolare prese di mira biciclette e auto. Gli episodi per mano di microcriminalità avvenuti in prossimità della cerchia che si estende intorno ai sottopassi assorbe circa il 40 per cento dei 1500 furti totali registrati nel 2006. Un quadro generale quest’ultimo che ha al suo attivo alcuni miglioramenti riscontrati fino all’agosto 2007, anno che dovrebbe chiudersi con segnali positivi sul fronte sicurezza. Ma anche di fronte ad un calo dei reati, rimane il problema che l’indirizzo della città maggiormente frequentato dai lavoratori, rappresenta anche il punto nero della sicurezza sandonatese. Proprio l’importante viavai di gente, a cui si somma la doppia competenza dei due comuni di San Donato e Milano, contribuiscono infatti a rendere particolarmente difficoltosi anche i controlli nell’area di confine con la metropoli. La zona è da tempo al centro dell’attenzione. Particolari lamentele si sono infatti di tanto in tanto alzate dal quartiere di via Kennedy, con segnalazioni provenenti soprattutto dagli abitanti dei complessi immobiliari che si affacciano sulla stazione dei treni sotterranei. Un importante scotto è stato pagato da chi si muove con il mezzo ecologico. Nonostante la presenza della velostazione garantisca infatti un presidio della piazza dove fanno tappa tutte le navette locali, la ben organizzata rastrelliera delle biciclette sembra continui a rappresentare un goloso punto di attrazione per i malintenzionati che si aggirano a caccia di espedienti. Inutile dire che in un contesto del genere le auto costituiscono un’altra occasione particolarmente a portata di mano per i manipoli di malviventi, che si trovano davanti all’imbarazzo della scelta vista l’alta concentrazione di vetture che tutti i giorni vengono posteggiate in prossimità del capolinea sandonatese della linea gialla. Del resto il terminal è stato più volte oggetto di controlli a tappeto mediante anche interventi combinati tra forze dell’ordine. E la zona dovrebbe essere pure sorvegliata da una telecamere installata alcuni anni fa, quando a San Donato furono installati 13 dispositivi per garantire un monitoraggio elettronico nelle aree maggiormente a rischio sotto il profilo di sicurezza e ordine pubblico. Ma, per il momento, sembra che gli accorgimenti introdotti nel tempo non siano riusciti a fermare l’onda di furti. Giulia Cerboni