giovedì 3 gennaio 2008

San Donato:aria più pulita?

Segnaliamo un articolo tratto da "il Cittadino" di oggi relativo ad una ricerca della società Ecosfera.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una boccata di ossigeno e di aria più pulita

San Donato Una boccata di ossigeno per tutti i residenti. Una ricerca della società Ecosfera, promossa dall’assessorato all’ecologia del comune, dimostra una diminuzione degli agenti inquinanti a San Donato Milanese. L’osservazione della crescita dei licheni mette in evidenza infatti un calo dei gas tossici, che sono spesso causa di patologie respiratorie e creano irritazione agli occhi. I dati raccolti dallo studio, realizzato anche grazie alla collaborazione di alcune classi del liceo scientifico Primo Levi (coordinate dal docente Ubaldo Busolin), evidenziano come nel corso del periodo 1999-2007 si è verificata una significativa ripresa della biodiversità lichenica, che testimonia un miglioramento delle condizioni dell’aria. Per i biologi la proliferazione di licheni è un segnale di pulizia dell’atmosfera, vista la loro particolare sensibilità all’aria che si respira e considerati gli effetti che provoca una loro esposizione prolungata inquinanti, con una progressiva diminuzione fino alla loro scomparsa dei licheni. I risultati dell’esperimento indicano come negli anni ci sia stata una progressiva crescita, da un valore medio di biodiversità pari a 15,9 nel 1999, a 19,5 nel 2002 e a 29 nel 2007. Una costante ascesa che si misura anche nei valori della tendenza del valore minimo, che è passato dai 3,7 del ’99, al 6,7 di 5 anni fa e al 14 dell’anno scorso. Segnali positivi dal punto di vista ambientale, che sono da riferire alla massiccia diffusione di autoveicoli con marmitta catalitica, la diminuzione del contenuto di zolfo nei combustibili e la maggiore presenza del metano negli impianti di riscaldamento del comune. Dai dati poi dell’Arpa di Milano viene pienamente confermata la riduzione degli inquinanti gassosi come gli ossidi di azoto e l’anidride solforosa, che si attestano su livelli decisamente inferiori rispetto ai dati rilevati delle centraline milanesi. Mentre non ha dato segni di grandi miglioramenti l’abbattimento delle polveri sottili. I cosiddetti Pm10 e Pm 2,5, che sono i principali agenti tossici diffusi nella pianura padana, in massima parte dovuti al fenomeno del traffico veicolare non hanno registrato sensibili riduzioni.