I rom arrivano alle baracche attraversando la tangenziale tra le macchine che sfrecciano, creando grave pericolo per se e per gli automobilisti.
QUI l'articolo del Cittadino sugli zingari a San Donato.
Qui il video di una notte di follia e risse fra extracomunitari a San Giuliano.
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1 commento:
La situazione di alta pericolosità allo svincolo d’ingresso di San Donato è già stata portata all’attenzione del comune
In tangenziale spunta il campo nomadi
I rom arrivano alle baracche tra le macchine che sfrecciano
San Donato:
Nomadi in attraversamento sulla tangenziale. I riflettori, dopo la discarica di materiale sospetto in prossimità di Chiaravalle, si accendono sul segmento di confine dislocato all’altezza del distributore Esso, in prossimità dello svincolo di ingresso a San Donato. Un tratto quest’ultimo che tutti i giorni viene percorso da un’importante quota di automobilisti sandonatesi al rientro dalla metropoli, i quali corrono il rischio di imbattersi in pedoni che camminano sulla carreggiata, diretti verso dimore allestite con materiali di risulta. Dall’altra parte della carreggiata rispetto all’impianto di carburante, infatti, nascosto dai cespugli si scorge un campo nomadi, con una manciata di baracche realizzate con assi di legno che fungono da alloggi di fortuna per alcuni nuclei di rom. Il loro percorso quotidiano ieri nel primo pomeriggio veniva calcato da un’anziana zingara che, dopo aver attraversato l’arteria ad alto scorrimento in prossimità di una curva, ha scavalcato il guardrail aiutandosi con un secchio capovolto, utilizzato come una sorta di gradino. La segnalazione nei giorni scorsi è arrivata dall’ex vice sindaco, Guido Massera, il quale si è già rivolto all’esecutivo di centrodestra, chiedendo di mettere in atto interventi per ripristinare legalità e sicurezza in quel pezzo di asfalto rigorosamente riservato al traffico, che ospita invece un continuo viavai di pedoni che mettono a rischio la propria incolumità e quella degli autisti al volante. «Mentre provenivo da Milano (tratto tangenziale ex Piazzale Corvetto) e imboccavo l’uscita Metanopoli/San Donato Milanese all’altezza del distributore Esso - racconta Massera - all’improvviso due persone provenienti dall’area verde dopo aver scavalcato il guardrail attraversavano di corsa la sede stradale. Solo la moderata velocità a cui procedevo e la mia prontezza di riflessi mi hanno permesso di evitare la collisione». Nel contempo, altre due persone effettuavano uguale attraversamento costringendo due autovetture a frenata di emergenza onde evitare la collisione con le stesse. Arriva conferma dal comune che la porzione di territorio in questione non è di competenza di San Donato. Ma, a questo punto, Massera chiede all’ente locale di «segnalare al comune di competenza la gravità della situazione, onde porvi rimedio, fermo restando che sicuramente il disagio ricade principalmente sulle autorità competenti». Del resto, non è la prima volta che la città di San Donato deve fare i conti con la frangia di confine con la metropoli, gestita da palazzo Marino, che in più occasioni ha ospitato situazioni di disagio per la comunità locale. Gli esempi spaziano dagli insediamenti abusivi a Chiaravalle fino alle discariche, in una sequenza che sembra essersi recentemente arricchita di ulteriori capitoli.Giulia Cerboni
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