sabato 11 ottobre 2008

Dopo il Comitato di Quartiere

Successivamente alla pubblicazione dei lavori del comitato di quartiere(vedi QUI),riceviamo e pubblichiamo la seconda relazione di Vittoria sul progetto di edilizia convenzionata in housing sociale.
Il nuovo documento è visualizzabile QUI.

1 commento:

Anonimo ha detto...

INFORMATIVA SULLA LEGGE REGIONALE 12 DEL 2005

Carissimi Cittadini,
faccio seguito alla relazione precedente – esame del progetto di edilizia convenzionata in housing sociale – perché ritengo che ogni cittadino abbia il diritto ad essere informato su quanto accade sul territorio e il dovere morale di partecipare alle iniziative, laddove sia possibile.
Il punto di partenza è stato l’art. 25 comma 8 sexies, che ricordo citava: “Nei comuni definiti a fabbisogno acuto, critico ed elevato dal Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica, sino all’approvazione del PGT, possono essere autorizzati, in deroga alle previsioni del vigente piano regolatore generale, i seguenti interventi diretti all’attuazione di iniziative di edilizia residenziale pubblica, compresa l’edilizia convenzionata: interventi diretti di nuova costruzione da realizzarsi su aree destinate a servizi dal vigente piano regolatore generale, escluse le aree a verde e parcheggi, nei limiti dell’indice medio di zona per la destinazione residenziale.” Abbiamo anche visto che San Donato Milanese è classificato dal Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica come comune con fabbisogno in aumento.
Da questo punto partono due osservazioni: il Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica attualmente in vigore è per gli anni 2007-2009. Quindi dal 2009 potrebbe anche cambiare la classificazione, con la diretta conseguenza, se San Donato Milanese fosse classificato come comune con fabbisogno elevato, e se non fosse ancora approvato il PGT, che potrebbe essere autorizzato un intervento di nuova costruzione di edilizia residenziale pubblica, compresa l’edilizia convenzionata.
La seconda osservazione: l’art. 25 è una norma transitoria, dice infatti il comma 1: gli strumenti urbanistici comunali vigenti conservano efficacia fino all’approvazione del PGT e comunque non oltre quattro anni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Dunque anche qua si presenta la scadenza del 2009.
Cosa dovrà succedere nel 2009? Gli enti locali dovranno approvare il PGT.
Qui di seguito andrò a illustrare un estratto di alcuni articoli della Legge 12/2005, per opportuna conoscenza di voi tutti, per poi continuare nelle osservazioni.
La Legge per il Governo del Territorio (L.R. 12/2005) muta profondamente il sistema di pianificazione comunale.Il Piano Regolatore Generale viene sostituito da un nuovo strumento con l'obiettivo di gestire e governare le trasformazioni del territorio secondo il criterio della sostenibilità; questo significa garantire la possibilità di crescita del benessere dei cittadini, salvaguardando i diritti delle nuove generazioni.

Cos’è il PGT: è uno strumento di pianificazione comunale meglio descritto dall’art. 7: Il piano di governo del territorio, di seguito denominato PGT, definisce l’assetto dell’intero territorio comunale ed è articolato nei seguenti atti: a) il documento di piano; b) il piano dei servizi; c) il piano delle regole.
Il documento di piano, anche avvalendosi degli strumenti di cui all’articolo 3 (SIT, di cui troverete spiegazioni in seguito), definisce: il quadro ricognitivo e programmatorio di riferimento per lo sviluppo economico e sociale del comune, anche sulla base delle proposte dei cittadini singoli o associati e tenuto conto degli atti di programmazione provinciale e regionale, eventualmente proponendo le modifiche o le integrazioni della programmazione provinciale e regionale che si ravvisino necessarie; il quadro conoscitivo del territorio comunale, come risultante dalle trasformazioni avvenute; l’assetto geologico, idrogeologico e sismico. Sulla base di questi elementi, il documento di piano individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che abbiano valore strategico per la politica territoriale, tenendo conto anche della definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità, nonché della possibilità di utilizzazione e miglioramento dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, anche a livello sovracomunale;
Piano dei servizi.
I comuni redigono ed approvano il piano dei servizi al fine di assicurare una dotazione globale di aree per
attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale, le eventuali aree per l’edilizia residenziale pubblica e da dotazione a verde, i corridoi ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato, nonché tra le opere viabilistiche e le aree urbanizzate ed una loro razionale distribuzione sul territorio comunale, a supporto delle funzioni insediate e previste. L’individuazione delle aree per l’edilizia residenziale pubblica, quale servizio di interesse pubblico o generale, è obbligatoria per i comuni indicati dalla Giunta regionale con apposita deliberazione, sulla base dei fabbisogni rilevati dal Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica. Tali comuni, in tutti gli strumenti di programmazione negoziata con previsione di destinazioni residenziali, assicurano la realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica, compresa l’edilizia convenzionata, anche esternamente all’ambito interessato.

I comuni redigono il piano dei servizi determinando il numero degli utenti dei servizi dell’intero territorio, secondo i seguenti criteri: a) popolazione stabilmente residente nel comune gravitante sulle diverse tipologie di servizi anche in base alla distribuzione territoriale; b) popolazione da insediare secondo le previsioni del documento di piano, articolata per tipologia di servizi anche in base alla distribuzione territoriale; c) popolazione gravitante nel territorio, stimata in base agli occupati nel comune, agli studenti, agli utenti dei servizi di rilievo sovracomunale, nonché in base ai flussi turistici.
Il piano dei servizi, valuta prioritariamente l’insieme delle attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio comunale, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità e, in caso di accertata insufficienza o inadeguatezza delle attrezzature stesse, quantifica i costi per il loro adeguamento e individua le modalità di intervento. Analogamente il piano indica, con riferimento agli obiettivi di sviluppo individuati dal documento di piano , le necessità di sviluppo e integrazione dei servizi esistenti, ne quantifica i costi e ne prefigura le modalità di attuazione.
In relazione alla popolazione stabilmente residente e a quella da insediare secondo le previsioni del documento di piano, è comunque assicurata una dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale pari a diciotto metri quadrati per abitante.
Sono servizi pubblici e di interesse pubblico o generale i servizi e le attrezzature pubbliche, realizzati tramite iniziativa pubblica diretta o ceduti al comune nell’ambito di piani attuativi, nonché i servizi e le attrezzature, anche privati, di uso pubblico o di interesse generale, regolati da apposito atto di asservimento o da regolamento d’uso, redatti in conformità alle indicazioni contenute nel piano dei servizi. Le previsioni contenute nel piano dei servizi, concernenti le aree necessarie per la realizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, hanno carattere prescrittivo e vincolante. La realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, diverse da quelle specificamente previste dal piano dei servizi, non comporta l’applicazione della procedura di variante al piano stesso ed è autorizzata previa deliberazione motivata del consiglio comunale.
Piano delle regole.
Il piano delle regole definisce, all’interno dell’intero territorio comunale, gli ambiti del tessuto urbano consolidato, quali insieme delle parti di territorio su cui è già avvenuta l’edificazione o la trasformazione dei suoli, comprendendo in essi le aree libere intercluse o di completamento e individua le aree destinate all’agricoltura, le aree di valore paesaggistico-ambientale ed ecologiche, le aree non soggette a trasformazione urbanistica.

Gli atti di PGT sono adottati ed approvati dal consiglio comunale. Prima del conferimento dell’incarico di redazione degli atti del PGT, il comune pubblica avviso di avvio del procedimento su almeno un quotidiano o periodico a diffusione locale e sui normali canali di comunicazione con la cittadinanza, stabilendo il termine entro il quale chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte. Il comune può, altresì, determinare altre forme di pubblicità e partecipazione.

Continuando nell’esame della Legge Regionale, e sempre tenendo ben presente la scadenza del 2009, l’art. 4 della suddetta legge dice che al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente, la Regione e gli enti locali, provvedono alla valutazione ambientale degli effetti derivanti dall’attuazione dei predetti piani. E’ sottoposto alla valutazione anche il documento di piano di cui sopra, nonché le varianti agli stessi. La valutazione ambientale (VAS) di cui al presente articolo è effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua adozione o all’avvio della relativa procedura di approvazione.

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L’iter dunque che gli enti locali dovranno seguire è: pubblicare l’avviso di avvio del procedimento, stabilendo il termine entro il quale chiunque abbia interesse può presentare suggerimenti e proposte; elaborare il piano e fare la valutazione ambientale; indire la conferenza di valutazione; approvare il piano.

Ritengo di fondamentale importanza conoscere le modalità che l’ente locale deve osservare, perché ai cittadini viene offerto un ruolo importantissimo: il Protocollo UNECE sulla Valutazione Ambientale Strategica prevede l'allargamento della partecipazione del pubblico a tutto il processo di pianificazione / programmazione. Perché i processi di partecipazione nell'ambito della VAS abbiano successo e producano risultati significativi, il pubblico, non solo i singoli cittadini ma anche associazioni e categorie di settore, è opportuno sia coinvolto in

corrispondenza di diversi momenti del processo, ciascuno con una propria finalità. Tali momenti devono essere ben programmati lungo tutte le fasi, utilizzando gli strumenti più efficaci. I risultati della partecipazione è opportuno vengano resi pubblici al pari di quelli dei processi di negoziazione / concertazione e di consultazione. E’ inoltre opportuno che essi divengano parte integrante del percorso di VAS, incidendo sulla elaborazione del documento di piano.

Perché sono importanti i servizi:
Lo sviluppo della qualità dei servizi assume un ruolo essenziale perché, attraverso di essa, i cittadini possono constatare in modo concreto la capacità dei Comuni di dare risposta alle loro esigenze ed aspirazioni.
Ma per fare questo occorre innescare un dialogo con i cittadini utenti dei servizi per conoscere il loro punto di vista, ma anche per responsabilizzarli, considerandoli come partners, perché la qualità dei servizi è un problema di tutti. Infatti la qualità dei servizi determina la qualità della vita, contribuisce a soddisfare bisogni crescenti ed in continua evoluzione; sviluppa la coesione sociale e il senso di sicurezza e di appartenenza alla collettività locale.

A livello informativo, La Regione , in coordinamento con gli enti locali, cura la realizzazione del Sistema Informativo Territoriale integrato di seguito denominato SIT, al fine di disporre di elementi conoscitivi necessari alla definizione delle scelte di programmazione generale e settoriale, di pianificazione del territorio e all’attività progettuale. Tutti i dati raccolti dal SIT sono pubblici e possono essere richiesti da chiunque. Tutti i dati sono inoltre liberamente consultabili tramite apposito sito web pubblico, creato e aggiornato a cura della Giunta regionale. Il SIT fornisce servizi e informazioni a tutti i cittadini e vi possono confluire informazioni provenienti da enti pubblici e dalla comunità scientifica.



Vi invito , dunque, carissimi cittadini, a partecipare alle eventuali future iniziative che verranno messe in atto, anche da me, opportunamente pubblicizzate, quali sondaggi, pareri scritti, idee, progetti, da poter produrre all’amministrazione in questo ambito o anche semplicemente per far conoscere all’amministrazione i bisogni della frazione, che sicuramente già conosce, ma che credo assumano un significato diverso quando il bisogno è espresso da tutti i cittadini . Ognuno di noi potrà dire di avere contribuito a progettare il futuro della nostra frazione. Voglio fare un particolare invito ai ragazzi della frazione, perché anche loro saranno chiamati al tavolo di dialogo, e sono proprio i ragazzi il futuro della collettività.

Continuando nelle mie ricerche in Internet, perché non sono abitante di Poasco da lunga data e non ne conosco i trascorsi, ma fortunatamente sono dotata di curiosità intellettuale, ho recepito che l’amministrazione precedente, nell’ottobre 2005, ha elaborato il progetto “San Donato 2020, il futuro della città, Documento Strategico di Inquadramento delle Politiche urbanistiche della città di San Donato Milanese”, in collaborazione con il Politecnico di Milano, coinvolgendo i quartieri e gettando le basi per definire il PGT. Non ho trovato, però, gli elaborati, con i progetti del pubblico. Perché sarebbe anche utile, a parer mio, fare un raffronto tra le risultanze di quel progetto, e quanto ci verrà proposto, in considerazione del fatto che sono ormai trascorsi 3 anni.
Quindi mi rivolgo a voi, carissimi cittadini, per avere notizie, e se c’è tra voi qualche “addetto ai lavori”, sia il benvenuto.
Nel frattempo, sarà mia cura cercare di avere notizie dall’amministrazione sull’andamento dei lavori, e relative tempistiche.
Per vostri eventuali approfondimenti, potrete trovare tutte le leggi sul sito della Regione Lombardia.
Vi ringrazio per l’attenzione, sperando di avere reso un servizio di pubblica utilità che possa in seguito essere utile.

A cura di Cappellini Vittoria