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Dopo le battaglie su linea 77 e nomadi Ardemagni lascia il comitato di Poasco
Dopo 10 anni alla guida del comitato cittadino di Poasco, Luciano Ardemagni lascia le redini della delegazione eletta democraticamente dagli abitanti della frazione. L’incarico è scaduto, e dopo l’esperienza maturata il presidente uscente è deciso a non ripresentarsi più, sebbene continuerà, anche fuori dal ruolo ufficiale, a essere vicino ai problemi della frazione a cui si è dedicato con tenacia. «Quindici anni fa - racconta -, inviai la prima lettera in comune per la linea 77. Questo progetto ha richiesto molta tenacia, ma qualcosa siamo riusciti a ottenere. Ora la grande scommessa sarà legata a una fermata dei treni, in quanto con il passante ferroviario sarebbe assurdo vedere i treni che passano da Poasco senza fermarsi». Mentre sul problema dei nomadi, dopo la bufera di proteste capeggiate dalla Lega Nord, Ardemagni commenta: «Il problema va risolto a livello nazionale e istituzionale». Si apre così una nuova partita per il comitato dell’area decentrata di San Donato, la cui comunità dovrà tornare alle urne per eleggere il nuovo presidente. Le modalità di questa nuova tornata democratica saranno in ogni caso nelle mani del nuovo sindaco che entrerà in carica. Intanto Ardemagni si mostra deciso a tirarsi fuori. «La mia esperienza si è conclusa - spiega -. Nell’ambito del mio incarico ho cercato di dare voce ai problemi della nostra zona, portando le istanze dei cittadini alle istituzioni. Ora è tempo di lasciare spazio ad altri». È articolata la sequenza di battaglie che si sono alzate dalla frazione cittadina per migliorare la qualità della vita e i servizi in un’area che nei mesi scorsi è stata raggiunta dalla linea 77, ma che guardando oltre attende che si smuova l’iter per una tappa dei treni. Dallo scuolabus all’edicola, dalla sicurezza ai servizi, il comitato ha sempre portato una voce nella stanza dei bottoni. Soprattutto negli ultimi anni in cui il gruppo di residenti è cresciuto, con un incremento anche delle esigenze sentite da questa fascia di sandonatesi che abitano in una porzione fuori mano dal centro città.
Con tutto il rispetto nei confronti di una persona che non conosco ma che sicuramente in tanti anni avrà svolto il suo lavoro in modo efficiente, credo che sia giusto dopo tanto lasciare spazio a nuove figure, perchè Poasco è una realtà che sta cambiando, nuovi abitanti si mescolano con la vecchia popolazione, e questo si riflette nei sentimenti della gente, che ha voglia di rinnovamento. E un rinnovamento non può fare altro che giovare a tutti quanti. Da nuova abitante - sono a Poasco da quasi tre anni - ho incontrato tante persone volentorose che sono sicura rappresenterebbero in modo onesto e corretto le nuove esigenze del paese. Io dico che è giunta l'ora, forza ragazzi!
Credo che a Luciano vadano fatti i complimenti di tutti i cittadini di Poasco per le lotte che in questi anni ha portato avanti anche se io vedo nel suo abbandono la consapevolezza di non aver fatto una " bellissima figura"(non personalmente ma a livello di comitato) con le ultime vicissitudini legate ai campi nomadi della nostra zona. Detto questo, mi associo a quanto affermato da Vittoria sui possibili personaggi che potranno essere eletti per una nuov stagione di lotta per la nostra meravigliosa frazione. Saluti, Guido.
dopo tanti anni c'è uno scollamento da quelle che sono le esigenze della gente e ci si avvicina maggiormente all'istituzione, con cui ci si raffronta, che non al popolo che si dovrebbe rappresentare. Così capita che anzichè sostenere le ragioni della gente di Poasco, nel caso specifico l'esigenza di sicurezza, si diventa intermediari con il compito di "tenere buoni" i cittadini per conto dei politicanti ed amministratori, al governo del paese, che dell'immobilismo fanno la propria bandiera. Non conosco l'operato di Luciano ma sono certo che dopo tanti anni di onorato servizio civico sia stato difficile trovarsi dalla parte dei cittadini che manifestano con forza per un proprio diritto ponendosi contro, in modo determinato, l'amministrazione cui si era sempre rivolto in modo sereno e cordiale. Le dimissioni di Luciano credo possano aprire la strada a gente nuova, alle persone che hanno già conquistato la fiducia dei poaschesi nei giorni scorsi ed hanno riscosso un grosso successo elettorale. Mi riferisco in particolare agli amici Alessandro e Enzo che hanno conquistato molti voti di preferenza nelle elezioni della scorsa settimana. A loro in particolare bisogna pensare nel ragionare un cambio di guardia che sia anche generazionale. Saluti a tutti.
Ho letto un articolo sul giornale (CRONOCA QUI di oggi ) che verrà creata un’area di sosta temporanea attrezzata per rom ecc…. a chiaravalle , che in teoria sarà controllata dalle forze d’ordine ,ma non si conoscono ne le dimensioni di questa area ne i modi di controllo che verranno applicati . oltre tutto qualcuno prevede che arriverà un orda di 25000 immigrati dalla FRANCIA Che sicuramente si fermeranno in lombardia . Per come la penso io questo problema posiamo solo controllarlo non eliminarlo e credo L’abbiano capito tutti i cittadini di poasco . Controllarlo cosa vuol dire ? usare dei deterrenti che scoraggino i furti ecc…..,telecamere Vigilanza notturna, come si sta discutendo con i candidati sindaco senza però cadere nell’inganno Del contentino , una sola macchina di vigilanza notturna dal 1 luglio e stanno buoni ….NO! Dato che Questo problema e cronico , noi dobbiamo picchiare pugni sulla scrivania dell’amministrazione comunale , porche un problema serio come il nostro andava affrontato Da subito in modo massiccio con 2 ,3 macchine di polizia municipale ,vigilanza privata ecc…… E poi……… con il passare del tempo e la valutazione, si decideva se era troppo imperniare una quantità di vigilanza Cosi massiccia ..
Giovani coppie residenti,ragazzini che possono giocare liberamente,ampi spazi verdi e nessun problema di traffico automobilistico. Una situazione gradita ed apprezzata da chi ha scelto di abitare a Poasco. Poasco,alle porte di Milano,è il nostro borgo. A pochi metri dalla metropoli meneghina eppure immersa in una dimensione gradevole e leggera di campagna e di cascine.
5 commenti:
Dopo le battaglie su linea 77 e nomadi Ardemagni lascia il comitato di Poasco
Dopo 10 anni alla guida del comitato cittadino di Poasco, Luciano Ardemagni lascia le redini della delegazione eletta democraticamente dagli abitanti della frazione. L’incarico è scaduto, e dopo l’esperienza maturata il presidente uscente è deciso a non ripresentarsi più, sebbene continuerà, anche fuori dal ruolo ufficiale, a essere vicino ai problemi della frazione a cui si è dedicato con tenacia. «Quindici anni fa - racconta -, inviai la prima lettera in comune per la linea 77. Questo progetto ha richiesto molta tenacia, ma qualcosa siamo riusciti a ottenere. Ora la grande scommessa sarà legata a una fermata dei treni, in quanto con il passante ferroviario sarebbe assurdo vedere i treni che passano da Poasco senza fermarsi». Mentre sul problema dei nomadi, dopo la bufera di proteste capeggiate dalla Lega Nord, Ardemagni commenta: «Il problema va risolto a livello nazionale e istituzionale». Si apre così una nuova partita per il comitato dell’area decentrata di San Donato, la cui comunità dovrà tornare alle urne per eleggere il nuovo presidente. Le modalità di questa nuova tornata democratica saranno in ogni caso nelle mani del nuovo sindaco che entrerà in carica. Intanto Ardemagni si mostra deciso a tirarsi fuori. «La mia esperienza si è conclusa - spiega -. Nell’ambito del mio incarico ho cercato di dare voce ai problemi della nostra zona, portando le istanze dei cittadini alle istituzioni. Ora è tempo di lasciare spazio ad altri». È articolata la sequenza di battaglie che si sono alzate dalla frazione cittadina per migliorare la qualità della vita e i servizi in un’area che nei mesi scorsi è stata raggiunta dalla linea 77, ma che guardando oltre attende che si smuova l’iter per una tappa dei treni. Dallo scuolabus all’edicola, dalla sicurezza ai servizi, il comitato ha sempre portato una voce nella stanza dei bottoni. Soprattutto negli ultimi anni in cui il gruppo di residenti è cresciuto, con un incremento anche delle esigenze sentite da questa fascia di sandonatesi che abitano in una porzione fuori mano dal centro città.
Con tutto il rispetto nei confronti di una persona che non conosco ma che sicuramente in tanti anni avrà svolto il suo lavoro in modo efficiente, credo che sia giusto dopo tanto lasciare spazio a nuove figure, perchè Poasco è una realtà che sta cambiando, nuovi abitanti si mescolano con la vecchia popolazione, e questo si riflette nei sentimenti della gente, che ha voglia di rinnovamento. E un rinnovamento non può fare altro che giovare a tutti quanti. Da nuova abitante - sono a Poasco da quasi tre anni - ho incontrato tante persone volentorose che sono sicura rappresenterebbero in modo onesto e corretto le nuove esigenze del paese. Io dico che è giunta l'ora, forza ragazzi!
Credo che a Luciano vadano fatti i complimenti di tutti i cittadini di Poasco per le lotte che in questi anni ha portato avanti anche se io vedo nel suo abbandono la consapevolezza di non aver fatto una " bellissima figura"(non personalmente ma a livello di comitato) con le ultime vicissitudini legate ai campi nomadi della nostra zona.
Detto questo, mi associo a quanto affermato da Vittoria sui possibili personaggi che potranno essere eletti per una nuov stagione di lotta per la nostra meravigliosa frazione.
Saluti, Guido.
dopo tanti anni c'è uno scollamento da quelle che sono le esigenze della gente e ci si avvicina maggiormente all'istituzione, con cui ci si raffronta, che non al popolo che si dovrebbe rappresentare. Così capita che anzichè sostenere le ragioni della gente di Poasco, nel caso specifico l'esigenza di sicurezza, si diventa intermediari con il compito di "tenere buoni" i cittadini per conto dei politicanti ed amministratori, al governo del paese, che dell'immobilismo fanno la propria bandiera. Non conosco l'operato di Luciano ma sono certo che dopo tanti anni di onorato servizio civico sia stato difficile trovarsi dalla parte dei cittadini che manifestano con forza per un proprio diritto ponendosi contro, in modo determinato, l'amministrazione cui si era sempre rivolto in modo sereno e cordiale.
Le dimissioni di Luciano credo possano aprire la strada a gente nuova, alle persone che hanno già conquistato la fiducia dei poaschesi nei giorni scorsi ed hanno riscosso un grosso successo elettorale. Mi riferisco in particolare agli amici Alessandro e Enzo che hanno conquistato molti voti di preferenza nelle elezioni della scorsa settimana. A loro in particolare bisogna pensare nel ragionare un cambio di guardia che sia anche generazionale.
Saluti a tutti.
Ho letto un articolo sul giornale (CRONOCA QUI di oggi ) che verrà creata un’area di sosta temporanea attrezzata per rom ecc…. a chiaravalle , che in teoria sarà controllata dalle forze d’ordine ,ma non si conoscono ne le dimensioni di questa area ne i modi di controllo che verranno applicati . oltre tutto qualcuno prevede che arriverà un orda di 25000 immigrati dalla FRANCIA
Che sicuramente si fermeranno in lombardia .
Per come la penso io questo problema posiamo solo controllarlo non eliminarlo e credo
L’abbiano capito tutti i cittadini di poasco .
Controllarlo cosa vuol dire ? usare dei deterrenti che scoraggino i furti ecc…..,telecamere
Vigilanza notturna, come si sta discutendo con i candidati sindaco senza però cadere nell’inganno
Del contentino , una sola macchina di vigilanza notturna dal 1 luglio e stanno buoni ….NO!
Dato che Questo problema e cronico , noi dobbiamo picchiare pugni sulla scrivania dell’amministrazione comunale , porche un problema serio come il nostro andava affrontato
Da subito in modo massiccio con 2 ,3 macchine di polizia municipale ,vigilanza privata ecc……
E poi……… con il passare del tempo e la valutazione, si decideva se era troppo imperniare una quantità di vigilanza Cosi massiccia ..
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