martedì 31 luglio 2007

Poasco e Chiaravalle:Va a fuoco il campo dei nomadi irregolari

Articolo Da "Il Cittadino" (31 luglio 2007):
Le fiamme hanno raso al suolo uno dei campi rom irregolari di Chiaravalle. L’incendio è scoppiato ieri mattina verso le 11 in una frangia di confine tra l’area meneghina e l’hinterland sudmilanese che da tempo conta diversi insediamenti abusivi di gruppi di romeni, alcuni dei quali insediati in catapecchie abbandonate, mentre altri sistemati in alloggi di fortuna realizzati con materiale di risulta. In questo caso l’appezzamento andato in fumo ospitava una trentina di persone, quantomeno da quanto risulta da un conteggio di massima in un quadro che sfugge in generale ai controlli. Alla prima scintilla gli “ospiti” sono riusciti a mettersi tutti al riparo allontanandosi immediatamente dalla zona che è stata completamente rasa al suolo dal fuoco. Nel contempo, allertati da alcune segnalazioni di automobilisti e residenti della zona, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno impiegato alcune ore di interventi per domare le fiamme. I primi accertamenti sembrano escludere l’origine dolosa dell’incendio, che potrebbe essere stato scatenato da una serie di cause fortuite, a partire dai sistemi rudimentali utilizzati per cucinare in un contesto di stracci e altro materiale infiammabile con cui vengono realizzati gli alloggi. Dopo gli interventi, sotto il sole rovente ieri è rimasta una spianata di terra completamente bruciata. Il gruppo di rom forse ha fatto appena in tempo ad accaparrarsi qualche suppellettile prima di sparire alla ricerca di un nuovo rifugio, forse muovendosi sempre nella zona contornata dalla campagna, meta negli ultimi anni di zingari e senza tetto alla ricerca di rifugi riparati. Mentre i cittadini di Poasco ieri si sono resi conto immediatamente della presenza di un incendio per la nube di fumo nero che si è alzata da quello che è ormai diventato un confine di paura, in un clima ricco di tensioni che accomuna sia la manciata di abitanti milanesi, sia la gente della frazione sandonatese. Non è la prima volta che nella zona scocca una scintilla che si trasforma in un rogo. Nei mesi scorsi un episodio simile è avvenuto nel tratto dislocato sotto il ponte che da San Donato conduce a Poasco dove era stato allestito un campo abusivo con una trentina di persone. Una situazione precaria, ben nota ai sandonatesi, dove peraltro era già in programma lo sgombero. In quel caso è intervenuto l’ente locale che, in un’atmosfera ormai di rassegnazione tra gli ospiti abusivi, ha fornito alloggio per una decina di giorni a donne e bambini al fine di lasciare il tempo agli uomini del clan di individuare una soluzione alternativa. Mentre questa volta la partita è stata gestita dalle forze dell’ordine di Milano, e in ogni caso sembra che quando siano arrivati i mezzi dei vigili del fuoco non ci fosse più traccia dei romeni che per un periodo hanno alloggiato, come molti loro connazionali, ai margini della metropoli, in prossimità del centro abitato della frazione sandonatese.
G.Cer.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Razzia negli autogrill, presi due zingari!
san zenone Avevano preso di mira le auto degli stranieri, forse sperando sul fatto che non avrebbero fatto denuncia. Ma il piano non ha funzionato. Al secondo furto infatti gli uomini della polizia stradale li hanno circondati e bloccati: in tasca due zingari di origine italiana avevano ancora tutto il bottino e così sono stati arrestati per furto e condannati. Teatro della tentata razzia le aree di servizio nel tratto lodigiano dell’A1, a Somaglia e San Zenone in direzione nord. Quasi una “fotocopia” del blitz dello scorso fine settimana: stesse aree di servizio e stessi obiettivi (le auto parcheggiate), con lo stesso risultato finale, cioè i due arresti.Il primo allarme è scattato davanti all’autogrill di Somaglia Est nel primo pomeriggio di giovedì. L’auto di un cittadino belga, e quindi con targa straniera, è stata scassinata dai due zingari, che all’interno hanno trovato il portafoglio e alcuni documenti. Preso il bottino, sono saltati sulla loro auto e si sono immessi sull’autostrada per dileguarsi nel traffico. Qualcuno però, sembra un altro automobilista di passaggio, è riuscito a vederli e così ha segnalato quanto accaduto alla polizia stradale. Ha descritto l’auto (una Renault Clio) e i ladri, così una pattuglia si è messa sulle loro tracce. Le ricerche si sono concluse pochi chilometri più in là, nell’area di servizio di San Zenone al Lambro. Qui infatti i due sono stati avvistati, ancora al “lavoro” su un’altra auto, questa volta di un cittadino tedesco. L’hanno aperta e hanno preso il portafoglio lasciato incustodito all’interno, ma un attimo dopo sono stati bloccati dagli agenti della polizia e ammanettati. Il bottino dei due furti ammontava a circa 500 euro in contanti.I due sono zingari di origine italiana di 19 e 31 anni, senza fissa dimora. Chiusi in una cella di sicurezza della questura, sono stati processati a Lodi il giorno successivo per direttissima e condannati a dieci mesi di carcere (con pena sospesa) per furto aggravato. Solo una settimana prima altre due persone erano state arrestate a San Zenone, nello stesso Autogrill, dopo aver svaligiato le auto a Fiorenzuola e Somaglia. In vista delle grandi partenze quindi le aree di servizio si confermano uno dei luoghi privilegiati per ladri e criminali in cerca di fortuna. Per questo la polizia nei fine settimana più “caldi” moltiplica i suoi sforzi per sorvegliare queste zone con uomini in divisa e in borghese.Davide Cagnola

Anonimo ha detto...

avete visto dove si sono messi adesso i rom dopo che ieri è andato a fuoco il loro campo??? proprio a ridosso del muro di divione tra i campi e il cimitero di chiaravalle.

Anonimo ha detto...

ciao! sono ancora il cimitero i rumeni? Attendo notizie, grazie! Beppe