giovedì 28 febbraio 2008

Poasco:sgomberato l’ennesimo campo nomadi.

In seguito alla diffusione del nostro video in cui gli zingari bruciavano rifiuti inquinanti nei campi di Poasco.
Qui l'articolo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

San Donato Nuovo sgombero di catapecchie allestite da un gruppo di romeni nel tratto ai confini tra Poasco e Milano, in prossimità del cimitero di Chiaravalle. In particolare, sono stati i cittadini di Poasco a segnalare la presenza dell’insediamento abusivo. Sul posto, nella giornata di ieri, sono quindi intervenute le forze dell’ordine locali per un primo sopralluogo, nel corso del quale sono stati fermati 8 romeni.Da lì è scattato l’allarme che ha visto scendere in campo le pattuglie dei vigili di San Donato e Milano, che hanno provveduto a coordinare l’intervento di abbattimento delle tre baracche che erano state assemblate in una giornata. «Ancora una volta - commenta il sindaco Mario Dompè - le forze dell’ordine sandonatesi agiscono per la difesa della legalità. La battaglia prioritaria per la nostra amministrazione è quella contro l’illegalità».Prosegue l’assessore alla sicurezza, Simona Gargani: «Combattere la presenza di campi non autorizzati sul territorio sandonatese, significa rendere più sicura e vivibile la nostra città». In particolare, l’ultimo sgombero risale alla settimana scorsa, con un intervento effettuato in via Fiume Lambro, sempre sulla base di segnalazioni avanzate dai sandonatesi che si erano accorti degli alloggi di fortuna intorno al quale si concentrava un continuo via vai di persone sospette.Mentre, in questo caso, l’attenzione si è concentrata sulla frangia di confine, che rappresenta una delle porzioni in assoluto più a rischio, a fronte della consolidata tendenza da parte di gruppi di romeni di trovare riparo nelle strutture fatiscenti e nelle aree immerse alla campagna del tratto di metropoli che confina con l’hinterland.Su questo fronte, sono in particolare i residenti di Poasco a tenere alta la guardia al fine di fornire collaborazione a comune e forze dell’ordine mediante segnalazioni tese ad assicurare un clima di tranquillità nella frazione decentrata. In questo caso, l’insediamento è stato sventato immediatamente, in quanto gli alloggi di fortuna erano appena stati realizzati.