giovedì 22 agosto 2013

Non solo senza ADSL:Lettera di un cittadino di Poasco.


Ci risiamo... l'ennesima scomodità per chi vive a Poasco e a Chiaravalle. E' da Ottobre che mi sono trasferito a Poasco in affitto, ma credo che appena sarà possibile cambierò posto. Mi sono reso conto che nonostante ci sia verde e sia un luogo vicino alle campagne, che tanto amo, mancano i servizi fondamentali! Bisogna dipendere da Milano e San Donato. Pochissimi i negozi, a parte due bar, un parrucchiere, un punto immobiliare e un'edicola. Tutto questo fa si che durante l'autunno e l'inverno diventi un paese morto, un dormitorio per chi lavora di giorno a Milano. L'estate è carina, ma la mancanza di luoghi di aggregazione, unico l'oratorio, fa si che anche nel periodo estivo non ci sia anima viva per le strade.E' chiaro che poi ci sono i furti. A tutto questo si aggiunge che la maggioranza delle case sono costruite male, senza coibetanti tra i muri, e d'inverno si deve combattere con muffe e spifferi d'aria. Ogni due per tre le linee di autobus effettuano ritardi e cambi di orari. Vi è mai capitato per esempio di prendere la 77 la sera? Spesso termina le corse al cimitero che è chiuso. Quindi bisogna farsela a piedi al buio. Sembra che ci sia una politica a creare scomodità e difficoltà, a non sviluppare i centri vicino a Milano anche se, va detto, è proprio specifico di Poasco, perché già a Sesto Ulteriano vi sono maggiori servizi, banche, poste, negozi alimentari, un piccolo supermercatino. Qui lungo un via di 800 metri sembra vi sia il deserto. E nonostante tutto i prezzi delle case sono uguali e superiori a quelli di Milano. Bisognerebbe farsi sentire e sviluppare maggiormente il posto, maggiori servizi, anche nel settore sociale. Aprire luoghi di aggregazione, sfruttando le cascine disabitate e abitate dai Rom. Ora anche l'interruzione della strada, dove nessuno ha messo cartelli tanto a Milano che da via ripamonti. Un povero cretino che arriva in auto deve percorrere tutta la strada per scoprire che alla fine è chiusa. Senza parole.

6 commenti:

Marcello ha detto...

Sembra che sabato 31 agosto via sant'Arialdo sarà riaperta:

http://www.milanoblu.com/2013/08/22/lavori-pubblici/

Fux ha detto...

Probabilmente il cittadino è la prima volta che abita in un paese di 2500 persone, altrimenti si renderebbe conto che i servizi di trasporto pubblico sono superiori alla media. Trovare un autobus che porti direttamente al centro di Milano come la 77 o la 140 che porta alla stazione di Rogoredo, in piccoli paesi è praticamente impossibile e i tempi d'attesa tra le corse sono sempre lunghissimi.
Visto che è stata citata Sesto Ulteriano sarei curioso di capire in che modo possa essere più comodo ad esempio arrivare a Milano.
Non so quali vengano considerati servizi fondamentali dall'autore dell'articolo, ma mi sembra che i servizi di base ci siano tutti. Un negozio di alimentari, bar tabacchi, bancomat, dentista, panettiere, farmacia, edicola, parrucchiere, lavanderia, estetista mi sembrano servizi più che sufficienti.
Per quanto riguarda la strada di 800 metri deserta, io via Unica la preferisco così, costeggiata dal verde. Se avessi voluto una via in stile Buenos Aires o Montenapoleone non sarei mai venuto ad abitare a Poasco, ma mi sarei orientato verso paesi in cui il verde passa in secondo piano privilegiando l'edilizia commerciale con i relativi negozi, banche e supermercati.

Fux ha detto...

Probabilmente il cittadino è la prima volta che abita in un paese di 2500 persone, altrimenti si renderebbe conto che i servizi di trasporto pubblico sono superiori alla media. Trovare un autobus che porti direttamente al centro di Milano come la 77 o la 140 che porta alla stazione di Rogoredo, in piccoli paesi è praticamente impossibile e i tempi d'attesa tra le corse sono sempre lunghissimi.
Visto che è stata citata Sesto Ulteriano sarei curioso di capire in che modo possa essere più comodo ad esempio arrivare a Milano.
Non so quali vengano considerati servizi fondamentali dall'autore dell'articolo, ma mi sembra che i servizi di base ci siano tutti. Un negozio di alimentari, bar tabacchi, bancomat, dentista, panettiere, farmacia, edicola, parrucchiere, lavanderia, estetista mi sembrano servizi più che sufficienti.
Per quanto riguarda la strada di 800 metri deserta, io via Unica la preferisco così, costeggiata dal verde. Se avessi voluto una via in stile Buenos Aires o Montenapoleone non sarei mai venuto ad abitare a Poasco, ma mi sarei orientato verso paesi in cui il verde passa in secondo piano privilegiando l'edilizia commerciale con i relativi negozi, banche e supermercati.

Anonimo ha detto...

w poascoville

Anonimo ha detto...

E' la prima volta che abito in un paese, ma ho vissuto anche realtà di altri paesi alle porte di Milano. Apprezzo Poasco, ho solo criticato la mancanza di alcuni servizi di base. Se l'autore della risposta riesce a far spesa per tutta la settimana nel piccolo negozio di alimentari, trova la farmacia sempre aperta, riesce a mandare un fax, o può comprare del materiale scolastico, di cancelleria, per i suoi figli stando in paese, fortunato lui. Amo la natura e la tranquillità, ma da un paese alle porte di Milano non si può contare al 98% sui servizi della metropoli. Almeno un supermarket piccolo, una cartoleria per esempio si potevan fare. Se l'autore della risposta prova a prendere i mezzi a tutte le ore, nell'arco della giornata, si renderà conto che a volte i mezzi non sono puntuali, o ti lasciano al cimitero e te la devi fare a piedi. Basta sentire i cittadini che abitano a Chiaravalle per scoprire quanto ne hanno piene le tasche. Poasco è perfetto ma con qualche cosina in più, sarebbe stato giustificato il prezzo con cui si propone a livello immobiliare sul mercato. Speriamo che non si rompano più le strade comunque. Grazie del commento

Anonimo ha detto...

Siamo rimasti a 20 anni fa : Un negozio di alimentari, bar tabacchi, dentista, farmacia, edicola, parrucchiere,
Se gli aggiunti bancomat, panettiere, ed estetista sembrano sufficienti è evidente che NON ha figli e neppure interessi!
COncordo anche sul disagio della strada di Chiaravalle, è stato veramente un disagio!